Arte

Il capolavoro di Tiziano, Venere che benda Amore, in mostra a Palazzo Te di Mantova

Venere che benda Amore di Tiziano
Venere che benda Amore di Tiziano

Fino al 5 settembre 2021 è in mostra a Palazzo Te di Mantova un’opera straordinaria di Tiziano Vecellio, in prestito dalla Galleria Borghese di Roma: “Venere che benda Amore”.

Tiziano è un artista che, ovviamente, non ha bisogno di presentazioni. Si colloca in un periodo formidabile per l’arte rinascimentale: la prima metà del 1500 dove gli artisti, per la prima volta nella storia dell’Occidente, diventano dei gran signori, rispettati da papi e monarchi. Tiziano, oltre a essere un grande artista, è molto ricco: le sue proprietà boschive ne facevano un importante fornitore dell’arsenale di Venezia, e il prezzo dei suoi dipinti già molto quotati favorivano l’aumento del suo patrimonio, tanto che il pagamento di alcune opere avveniva direttamente con proprietà immobiliari. Anche per questi motivi Tiziano è stato definito il pittore imprenditore.

Ma veniamo all’opera. Dipinta tra il 1560 e il 1565, il soggetto che rappresenta appare di difficile interpretazione, infatti la critica vi ha lungamente dibattuto.

Seduta sulla sinistra del dipinto possiamo osservare una splendida figura femminile incoronata, raffigurata nell’atto di bendare con un gesto deciso il putto alato appoggiato sul suo grembo, mentre dalla sua spalla un altro putto osserva la scena con aria assorta. A destra, altre due donne entrano nella scena con un arco e una faretra.

La composizione è costruita con grande maestria: al centro del quadro non appare nessuno dei protagonisti della scena, perché tutti sono al centro dell’azione. Nello sfondo si vede un paesaggio al tramonto, con il cielo colorato di nuvole rosa e arancioni, sopra le montagne azzurrine, colori ripresi anche dal panneggio di Venere e dalle ali dei cupidi, per un risultato molto estetico e armonioso.

L’identificazione della figura femminile con Venere non è sempre stata univoca: c’è chi ha sostenuto che non si trattasse della dea della bellezza ma una raffigurazione delle tre grazie con i cupidi. Sicuramente l’interpretazione che si tratti di Venere è prevalente, e il dipinto racchiude un’allegoria: Venere benda l’amore affinché questi, cieco, possa compiere le sue prime imprese senza vedere nessuno, colpendo i mortali con le sue frecce e disseminando casualmente innamoramento e passione.

Tiziano è un artista straordinario, il suo tratto gentile e sognante lo rende riconoscibile tra mille. Sicuramente quest’opera è da non perdere.

Informazioni sull’opera:

TIZIANO VECELLIO
Venere benda Amore
olio su tela, 118×185 cm
Roma, Galleria Borghese

DATE
22.06.2021 – 05.09.2021

ORARI
lun: 13.00-19.30
mar-dom: 9.00-19.30

Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura.

BIGLIETTERIA
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INFO
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