Botero a Palazzo Bonaparte: l’universo incantato di un maestro della forma
Roma rende omaggio a Fernando Botero, il maestro colombiano dalla cifra stilistica inconfondibile, con una mostra ospitata nello storico Palazzo Bonaparte e curata da Arthemisia. Un’esposizione che, in un viaggio tra forme generose e colori accesi, esplora l’opera di un artista capace di reinventare il linguaggio dell’arte figurativa.
La grande mostra dedicata a Fernando Botero, intitolata semplicemente “Botero”, si svolge a Palazzo Bonaparte a Roma; inaugurata il 17 settembre 2024 e aperta al pubblico fino al 19 gennaio 2025, la mostra celebra l’artista colombiano scomparso nel 2023. Questa retrospettiva, curata da Lina Botero e Cristina Carrillo de Albornoz, riunisce opere iconiche tra cui dipinti, sculture, disegni e alcuni lavori inediti, con l’obiettivo di esplorare appieno l’universo artistico di Botero, fatto di forme esagerate e colori vibranti.
Fin dalle prime sale della mostra, emerge con chiarezza la peculiarità dello stile boteriano: le forme ampie, talvolta esagerate, che sembrano espandersi oltre i limiti della tela, riflettendo una visione del mondo improntata alla gioia e alla bellezza. La scelta di rappresentare persone, animali e oggetti in forme estremamente rotonde e morbide è diventata il segno distintivo dell’artista colombiano, che ha fatto del “boterismo” una vera e propria cifra stilistica. In ogni opera esposta, è evidente come Botero veda nella rotondità e nelle proporzioni esagerate una fonte inesauribile di espressività, rendendo l’ordinario straordinario e trasformando la realtà in una dimensione quasi magica.
L’esposizione, organizzata da Arthemisia, mette in luce il linguaggio artistico unico di Botero, caratterizzate da una sorta di ironia e celebrazione della prosperità. Tra i temi ricorrenti ci sono reinterpretazioni di capolavori rinascimentali, come le versioni di opere di Velázquez (le Menine), Raffaello (la Fornarina) e Piero della Francesca (dittico dei Montefeltro), oltre ai ritratti borghesi di Rubens e van Eyck, rivisitati con l’estetica volumetrica e quasi onirica che contraddistingue lo stile di Botero.
Sono inoltre presenti temi della tradizione spagnola, come la tauromachia e il mondo circense, che l’artista reinterpreta attraverso una prospettiva che celebra la cultura latina.
Una delle novità esposte è rappresentata da una serie di acquerelli su tela, una tecnica recente per Botero, iniziata nel 2019, che aggiunge una dimensione di leggerezza e trasparenza alla sua arte, rivelando una sensibilità nuova e più intima. Questa mostra offre un percorso che non solo celebra la grandezza formale e ironica delle sue opere, ma invita anche a riflettere sul significato profondo di abbondanza e vitalità, elementi cardine della sua visione artistica.
Il progetto curato da Arthemisia offre al visitatore un’esperienza completa e immersiva. La scelta di Palazzo Bonaparte, uno degli edifici storici più belli di Roma, aggiunge ulteriore prestigio all’evento, creando un contrasto suggestivo tra l’architettura classica e le forme contemporanee di Botero. L’allestimento, curato nei minimi dettagli, guida il pubblico attraverso un percorso di scoperta che mette in risalto la luminosità delle opere e il contrasto dei colori, permettendo a ciascun visitatore di avvicinarsi all’arte boteriana con uno sguardo nuovo e partecipativo.
La mostra è un’occasione imperdibile per immergersi nell’arte di un maestro unico nel suo genere, che ha saputo trasformare la rotondità e la semplicità delle forme in simboli universali di umanità e gioia di vivere.















