Arte

Botero a Roma, dal 10 luglio al 1° ottobre 2024

La mostra diffusa nelle splendide piazze del centro della Capitale

La bellezza contemporanea delle sculture di Fernando Botero si accosta a quella straordinaria e unica della Capitale.

La mostra diffusa in alcune delle piazze più belle del centro di Roma consente un confronto tra due mondi. Un omaggio della Capitale al grande scultore colombiano, recentemente scomparso, che arricchisce alcuni dei suoi luoghi più noti con 8 sculture monumentali che rappresentano appieno l’arte monumentale dell’artista. 

Il percorso della mostra inizia dalla Terrazza del Pincio dove si può ammirare una delle viste più belle di Roma e del Mondo, si prosegue a Piazza del Popolo dove le due sculture, Adamo ed Eva, si ergono come colonne vicine all’Obelisco Flaminio al centro della Piazza. Camminando per via del Corso s’incontra il celeberrimo cavallo dell’artista colombiano. Si procede quindi con Piazza San Lorenzo in Lucina, Piazza San Silvestro e infine Piazza Mignanelli. La mostra accompagna i turisti e gli abitanti della Capitale arricchendo con opere d’arte una delle passeggiate più iconiche e formidabili della città.

Fernando Botero (1932-2023) è universalmente riconosciuto per i dipinti e le sculture caratterizzati dal suo stile unico, contraddistinto dalle proporzioni gonfie, riflesso dell’ossessione dell’artista per il volume, nonché dal suo gusto per la satira e il commento politico. Nato a Medellin, in Colombia, il 19 aprile 1932, dopo un breve periodo di addestramento per diventare matador all’età di 16 anni, Botero sceglie invece la pittura. Ha tenuto la sua prima mostra personale nella Galería Leo Matiz a Bogotà nel 1951, all’età di 19 anni. Nel 1952, viaggia in Europa, prima in Spagna e poi in Italia, dove studia le opere dei pittori del Rinascimento Italiano, in particolare Piero della Francesca e Paolo Uccello. 

È durante questo periodo che razionalizza la sua inclinazione naturale verso il volume, che era evidente anche nei suoi lavori precedenti, ispirati in parte all’arte precolombiana e coloniale spagnola. Nel 1956 si trasferisce in Messico per studiare i movimenti d’avanguardia dell’epoca. Negli anni Cinquanta le sue iconiche figure voluminose includono immagini satiriche di dittatori latinoamericani, membri dell’aristocrazia, del clero e persone di ogni ceto sociale.

Negli anni Settanta, Botero si trasferisce a Parigi, dove inizia a lavorare con la scultura. Nel 1992, espone le sue opere monumentali sugli Champs Élysées a Parigi, la prima delle molte mostre in luoghi iconici che realizzerà in tutto il mondo, tra cui New York, Washington, Los Angeles, Ma-drid, Gerusalemme, Tokyo, Singapore e Shanghai. Botero ha esposto in prestigiosi musei, tra cui Grand Palais a Parigi, Museo Reina Sofia a Madrid, Palazzo Venezia a Roma, Ermitage a San Pie-troburgo e China Arts Museum a Shanghai. Per Botero la bellezza e la sensualità nell’arte derivano dall’esaltazione del volume.

È morto all’età di 91 anni il 15 settembre 2023, a Monaco, lasciando come eredi i suoi tre figli e sette nipoti.